Vai al contenuto principale
  • Contatti

Accoppiamento di superficie e di bordo: Versatilità del connettore MPC

Introduzione

L'integrazione fotonica richiede metodi precisi di accoppiamento della luce per ottimizzare l'efficienza nelle applicazioni dei circuiti integrati fotonici (PIC). Due tecniche di accoppiamento principali, l'accoppiamento sul bordo e l'accoppiamento sulla superficie, presentano vantaggi e compromessi distinti. Il Metallic PIC Connector (MPC) è progettato per adattarsi a entrambi gli approcci di accoppiamento, garantendo prestazioni ottimali per un'ampia gamma di applicazioni.

 

Comprendere l'accoppiamento dei bordi e l'accoppiamento delle superfici

Entrambi i metodi sono utilizzati per accoppiare i segnali ottici nei PIC, ma differiscono per le proprietà del fascio, le tolleranze di allineamento e le considerazioni generali sulla progettazione.

Accoppiamento dei bordi

L'accoppiamento sul bordo è un metodo utilizzato per accoppiare i segnali ottici nei PIC utilizzando un diametro del campo di modalità (MFD) di destinazione, tipicamente circolare e di circa 10µm. Uno dei principali vantaggi dell'edge coupling è la sua capacità di supportare una gamma più ampia di lunghezze d'onda ottiche, rendendolo compatibile con un maggior numero di sistemi ottici con diverse sorgenti laser. Inoltre, l'accoppiamento perimetrale è caratterizzato da un'altezza ridotta, essenziale per consentire progetti fotonici compatti. Questa caratteristica è particolarmente vantaggiosa nelle applicazioni in cui lo spazio è limitato ed è necessario un fattore di forma snello.

Tuttavia, l'accoppiamento ai bordi presenta anche alcune sfide che devono essere affrontate per garantire prestazioni ottimali. Uno dei principali svantaggi è la tolleranza di disallineamento più stretta che richiede. Questo requisito di precisione può complicare i processi di produzione e allineamento, aumentando potenzialmente i costi e la complessità. Inoltre, presenta vincoli di densità di accoppiamento a causa della larghezza dell'interfaccia fisica, limitando il numero di fibre che possono essere accoppiate simultaneamente e incidendo sulla scalabilità del sistema.

Accoppiamento di superficie

L'accoppiamento superficiale è un altro metodo ampiamente utilizzato per integrare i segnali ottici nei PIC. A differenza dell'accoppiamento ai bordi, l'accoppiamento di superficie impiega tipicamente un diametro di campo di modo ellittico (MFD) inferiore a 2µm. Questo metodo offre vantaggi unici che lo rendono una scelta interessante per varie applicazioni, nonostante alcuni compromessi intrinseci.

Uno dei vantaggi più evidenti dell'accoppiamento superficiale è la maggiore tolleranza di disallineamento. Questa caratteristica è particolarmente vantaggiosa, in quanto consente di gestire piccole deviazioni nel posizionamento delle fibre senza impattare significativamente sulle prestazioni. Questa natura indulgente semplifica il processo di allineamento e può potenzialmente ridurre la complessità e i costi di produzione. Inoltre, l'accoppiamento superficiale favorisce una maggiore densità di accoppiamento, consentendo di realizzare array di fibre più compatti. Questa maggiore densità è fondamentale per le applicazioni che richiedono un numero elevato di connessioni ottiche in uno spazio limitato, migliorando la scalabilità complessiva del sistema e le possibilità di integrazione.

Tuttavia, una delle principali sfide associate a questo metodo è la minore capacità di larghezza di banda. L'accoppiamento superficiale è generalmente meno efficiente per i segnali ottici ad alta velocità, il che può ostacolare le prestazioni nelle applicazioni che richiedono una rapida velocità di trasmissione dei dati. Un altro svantaggio è l'aumento dell'altezza del profilo associato all'accoppiamento superficiale, che può porre problemi di integrazione nei sistemi compatti.

Surface and Edge TB 1

Come il connettore MPC supporta entrambi gli approcci

Il connettore MPC di SENKO è stato meticolosamente progettato per soddisfare sia le applicazioni di accoppiamento ai bordi che quelle di superficie, garantendo flessibilità ed efficienza in vari scenari di integrazione fotonica. Una delle caratteristiche principali dell'MPC è la possibilità di personalizzare i profili del fascio. Grazie all'ottica regolabile, può essere adattato ai requisiti specifici di ingresso del PIC. Inoltre, il connettore vanta un design ottimizzato dello specchio riflettente. Questa innovazione consente di orientare ed espandere la luce in modo efficiente, massimizzando l'efficacia del processo di accoppiamento del segnale ottico.

Inoltre, l'MPC supporta l'integrazione di fibre ad alta densità, fondamentale per i sistemi fotonici di prossima generazione. Questa capacità consente molteplici configurazioni, rendendo il connettore estremamente versatile e adatto a un'ampia gamma di applicazioni. Supportando numerose connessioni in fibra in uno spazio compatto, migliora significativamente la scalabilità e le possibilità di integrazione dei sistemi fotonici.

 

Conclusione

Sia l'accoppiamento sul bordo che quello sulla superficie offrono vantaggi e svantaggi distinti, che li rendono adatti a diversi scenari di integrazione fotonica. La scelta tra questi metodi dipende dai requisiti specifici dell'applicazione, come la tolleranza di allineamento, la densità di accoppiamento, le esigenze di larghezza di banda e i vincoli spaziali. L'MPC è stato progettato per adattarsi perfettamente sia alle tecniche di accoppiamento ai bordi che a quelle di superficie, garantendo versatilità e prestazioni ottimali in una vasta gamma di sistemi fotonici.